Sinner, così zittisci Mannarino: quelle frasi fanno davvero male

Parole affilate, silenzi carichi e un match che profuma di resa dei conti. Sinner affronta Mannarino, e il cemento diventa la sua unica voce

Jannik Sinner esulta dopo una vittoria sulla terra Rossa
Sinner, così zittisci Mannarino: quelle frasi fanno davvero male (AnsaFoto) – circolotennisguastalla.it

Jannik Sinner sta per affrontare Adrian Mannarino per gli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati. Una partita che potrebbe sembrare una formalità per il nostro campione, ma che in realtà nasconde più di un’insidia, almeno dal punto di vista psicologico.

Sulla carta non c’è storia. Sinner è il numero 1 al mondo, ha appena vinto Wimbledon e il futuro per lui può solo essere più roseo di quanto non lo sia già adesso. Mannarino invece ha 37 anni, è attualmente il numero 89 del mondo e già il solo fatto di essere arrivato agli ottavi di un torneo così importante è per lui un traguardo impensabile alla vigilia.

Eppure ci sono delle insidie, per diversi motivi. In primo luogo il fatto che, appunto, Mannarino è in uno stato di grazia quasi inspiegabile ed infatti ha appena battuto un record: è il tennista più anziano ad aver raggiunto questo traguardo nella città dell’Ohio.

Niente male per il tennista francese, ormai sempre più vicino al ritiro, che però con Jannik ha particolarmente il dente avvelenato, per il motivo che tutti starete facilmente immaginando e che ormai sta diventando per il n.1 al mondo come una sorta di zanzara fastidiosa che ogni tanto lo punge. Oggi quella zanzara si chiama Adrian Mannarino.

Mannarino e il caso clostebol: “Io non credo a Babbo Natale”

In fondo il profilo di quelli che attaccano Jannik Sinner su questo argomento è più o meno sempre lo stesso. Complottisti, furbi che “a loro non la si fa”, o forse semplicemente pronti ad attirare l’attenzione attaccando i colleghi più in vista su una vicenda che, peraltro, è stata ampiamente acclarata e nella quale l’innocenza del tennista è stata sancita da una sentenza.

Jannik Sinner in conferenza stampa
Mannarino e il caso clostebol: “Io non credo a Babbo Natale” (AnsaFoto) – circolotennisguastalla.it

Ma Mannarino non ci sta e qualche tempo fa ha provato ad imitare l’immarcescibile Nick Kyrgios in un’intervista a RMC. “Non credo più a Babbo Natale”, disse il nostro eroe parlando di Sinner e di Iga Swiatek, anche lei coinvolta in un episodio simile.

Ma, non pago dell’intemerata, Mannarino andò anche oltre: “Tra i 300 migliori giocatori del mondo sono stati trovati due test positivi, e sono entrambi i numeri uno. Può capitare di prendere per sbaglio la pillola o la vitamina sbagliata, ma è comunque sorprendente”.

Jannik, naturalmente, non ha risposto alla provocazione. La sua filosofia è sempre stata la stessa: parlare poco, giocare molto. Di certo si presenterà sul campo in cemento con la stessa calma glaciale di sempre. E puntualmente vincerà, salutando il collega con il sorriso sulle labbra.

È la forza di chi non ha bisogno di giustificarsi, perché sa che ogni diritto lungolinea è più eloquente di un comunicato. E se le parole del francese erano pensate per disturbare, il rischio è che si trasformino in un boomerang: niente fa più male, in sport, di un avversario che risponde con la vittoria.

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